Una nome storico, evocativo, che fa venir l’acqualina in bocca. Ha segnato, aprendo alla fine degli anni settanta, nel Palazzo Luana, una svola nella storia di questa rinomata tradizione locale… e non solo il saper fare bene le granite e sopratutto le brioches.

Ad aprire il barpasticceria sono moglie e figli di Giovanni Denaro, mitico pasticcere, amante del pallone, presidente della Tiger, messinese nel cuore brolese d’adozione.
In effetti potrebbe sembrare un nulla di nuova nella mappa topografica dei luoghi “del caffè”, in quanto si tratta di un cambio di insegna.
La “Saint Honorè” prende il posto del “Bar Elitè” – altra storica insegna del settore che nasceva dalla scissione amichevole del “Sicilian” di via Trento tra chi aveva deciso di rimaner a far aperitivi e caffè e chi sceglieva la ristorazione di qualità – in piazza Dante, di fronte la Villa Comunale.

Ma di fatto, altro che cambio, è un atteso “ritorno al passato”, rievocato ogni volta che si mangiava una buona brioches.. “ma quella di Denaro era migliore” o si sceglieva la classica granita caffè con panna.